Oscar Piastri, l'ascesa di una stella
- Francesca Zito
- 3 set 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 10 ott 2022
Sembra ieri che è scoppiato il caos Alpine-Piastri, ma è passato già un mese e ora l’annuncio è finalmente ufficiale.
Oscar Piastri correrà con McLaren nel 2023, lasciando il sedile della Alpine vuoto dopo essere stato annunciato come loro pilota per il 2023 senza il suo consenso.
Ma lasciamo questo “dramma” da parte e parliamo un po' di Piastri e della sua scalata verso la F1.

Norris e Piastri: dai kart alla F1
Come menzionato sopra, Oscar correrà con McLaren affiancando Lando Norris nel 2023, ma cos’hanno in comue questi due piloti a parte, ovviamente, la loro giovane età e il loro talento?
Beh, entrambi i piloti hanno guidato per Ricky Flynn Motorsport nel kart internazionale. Norris ha vinto la KF World Championship nel 2014 con loro, mentre Piastri, che ha effettivamente iniziato a correre con costanza in Europa nel 2016, è riuscito ad ottenere un sesto posto nel campionato mondiale in Bahrain come suo miglior risultato.
Quindi possiamo dire che a quel tempo Piastri non aveva ancora sorpreso, ma non si può mai giudicare un libro dalla copertina giusto?

La carriera di Piastri nelle formule minori
Nel 2017 corre nella F4 britannica con il team TRS Arden, assicurandosi un secondo posto nel campionato. Visti i buoni risultati e il buon rapporto con il team, sale in Formula Renault Eurocup con loro, dove nel suo primo anno riesce a portare a casa alcuni podi e l’ottava posizione nel campionato: non una stagione brillante per lui ma sicuramente un’esperienza da cui ha imparato.
L’anno seguente Oscar decide di rimanere nella stessa categoria per il suo secondo anno ma cambia team: farà infatti parte della line up del team francese R-ace GP. Quell’anno, le sue esperienze passate nella categoria e la macchina molto performante che il team è riuscito a dargli, hanno fatto della sua stagione una da ricordare: undici podi e otto vittorie gli hanno garantito la vittoria del campionato e un posto nella Renault, ora Alpine, academy.
Questo era solo l’inizio di un futuro più che brillante per l’australiano.

F2 e F3: stagioni da rookie e vittoria dei campionati
Il 2020 è l’anno del suo debutto nella FIA F3 con Prema Racing, uno dei team con più successi nelle formule minori. È stata una stagione caratterizzata da alti e bassi, guadagnando comunque punti costantemente, con due compagni di squadra decisamente talentuosi: Frederik Vesti (Mercedes Junior) e Logan Sargeant (Williams Academy). I suoi avversari non sono riusciti a strappargli il titolo, coronando Oscar, rookie della categoria, campione della FIA F3 2020.
A questo punto il nome di Piastri iniziò ad essere sulla bocca di tutti: vincere la FIA F3 nell’anno da rookie è sicuramente qualcosa di cui bisogna essere impressionati. In seguito ai suoi brillanti risultati ottenuti, sale di categoria nella FIA F2, di nuovo con Prema, dove correrà a fianco del pilotino della FDA Robert Shwartzman, che rimase per il suo secondo anno in F2 con Prema. Una stagione perfetta quella di Piastri, con alcuni momenti dolceamari come un P19 in Bahrain e due ritiri (Baku e Abu Dhabi) ma anche undici podi e sei vittorie, che lo coronarono Campione della FIA F2, ancora una volta come rookie. Grazie alla sua academy ha avuto l’occasione di provare una macchina di F1 e di iniziare a capire come funziona il mondo della F1.

Il rapporto con Alpine
A questo punto Piastri ha davvero provato a sé stesso e a tutti che non bisogna per forza avere successo nel karting per essere competitivo nelle formule, come spesso si crede.
Possiamo decisamente definire Oscar Piastri un astro nascente, che ha lavorato duro per diventare uno dei piloti più talentuosi delle formule minori e diventare presto un pilota della F1. Senza dubbio anche la Alpine la pensava così: la relazione tra il team e il pilota sembrava abbastanza forte, Piastri ha fatto dei test per loro, ha lavorato molto al simulatore, si è fatto vedere durante i weekend di gara ma, come si dice, non è oro tutto ciò che luccica.

Il drama: Vettel, Alonso e McLaren
Alpine sembrava voler tenere Fernando Alonso per un altro anno, rendendo difficile il debutto di Oscar in F1; improvvisamente però Sebastian Vettel ha annunciato il suo ritiro alla fine di quest’anno, e poco dopo Alonso ha dato la notizia del suo spostamento in Aston Martin. Questo ha lasciato la Alpine in una situazione difficile e il 2 Agosto hanno annunciato che Piastri avrebbe fatto il suo debutto in F1 con loro nel 2023. Ma la gioia è durata solo poche ore, quando Oscar ha lasciato una dichiarazione dicendo che non avrebbe corso per Alpine nel 2023.
A quel punto tutti noi eravamo senza parole e confusi: perché un team di F1 pubblicherebbe un falso annuncio? Oppure come mai Piastri non correrà con loro? Da quel momento passò un mese e c’è stato il tempo per molte riflessioni: stava firmando per Williams, McLaren, Haas, Alpha Tauri o chi altro? Alcuni giorni fa Daniel Ricciardo ha annunciato che il suo contratto con McLaren sarebbe arrivato ad una fine, e a quel punto tutto iniziò ad avere più senso. Ieri McLaren ha annunciato che Oscar correrà con loro nel 2023, formando la line up Norris-Piastri: una delle coppie più giovani sulla griglia odierna e della storia della F1.
Gli haters ci saranno sempre
Tutto questo drama iniziale e l’improvvisa separazione di Ricciardo dalla McLaren hanno portato molto odio nei confronti dell’australiano, i tifosi hanno iniziato ad accusarlo di essere un traditore nei confronti di Alpine o di aver rubato il posto di Daniel. Questo mostra quanto il mondo del motorsport sia opportunistico: quando vinci, tutti sono tuoi fans, quando fai un errore o sei coinvolto in situazioni complicate, le persone non ci pensano due volte a buttare odio su di te.
Ogni persona che si è imbattuta in Oscar durante il suo percorso è riuscito a vedere quanto sia simpatico, gentile, divertente e determinato, ed è riuscito a notarlo anche Ricciardo; l’odio che sta ricevendo non è assolutamente meritato.
Ma in ogni caso, l'astro nascente avrà abbastanza tempo l’anno prossimo per mostrare che il posto se lo merita e per lasciare tutti a bocca aperta, come ha fatto precedentemente.

Noi gli auguriamo solo il meglio, una carriera in F1 piena di successi e, chi lo sa, magari diventerà un campione del mondo.
Chissà cosa il futuro ha in mano per lui…
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