Quattro chiacchiere con Francesco Castellacci prima della 6 Ore di Imola
- Camilla Coletta
- 23 apr 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Alla 6 Ore di Imola abbiamo avuto l’occasione di intervistare Francesco Castellacci, pilota italiano che corre con Vista AF Corse nel Campionato Mondiale Endurance, poco prima della partenza della sua gara di casa.

Francesco ci ha detto di essere felicissimo di trovarsi ad Imola per la 6 ore, non solo perché su una pista storica italiana, ma perché questa è stata la sua gara di casa; ci ha confessato di essere fiero e contento di rappresentare un marchio come Ferrari in quell’ambiente pieno di tifosi.
Una pista bellissima, quindi, quella di Imola con un ambiente speciale, ma con il pilota italiano abbiamo parlato anche delle difficoltà di questo circuito e di quelle che avrebbe potuto incontrare durante la gara. Castellacci ci ha detto che per la classe LMGT3 la difficoltà più grande sarebbe stata la categoria delle Hypercar ed il traffico che questa avrebbe creato durante la gara, questo perché la pista di Imola è molto stretta. Oltre a questo anche le difficoltà del rettilineo, che è una piega continua, rendono i sorpassi più complicati.
“Dobbiamo cercare di stare nella nostra linea e tenere un buon passo e, quando arriva il treno di Hypercar, speriamo che si comportino bene con noi.”

In qualifica la #54 di Vista AF Corse si è classificata 9ª, dopo essere entrata in Hyperpole con il quinto tempo, il traffico e i track limits non hanno permesso a Flohr di fare un tempo migliore. Abbiamo quindi trattato insieme a Castellacci il discorso della partenza che sarebbe stata in mezzo al gruppo. Al via della 6 Ore di Imola in macchina, come da regolamento che vuole un pilota bronze, c’era Thomas Flohr e Francesco ci ha detto che strategicamente era la scelta migliore in quanto lui non prende tanti rischi e l’obiettivo alla partenza sarebbe stato non distaccarsi troppo dal gruppo.
Abbiamo affrontato anche il rapporto che il pilota italiano ha con gli altri due membri dell’equipaggio della #54: Thomas Flohr e Davide Rigon. Sono ormai anni che Francesco e Thomas corrono insieme, Francesco dice che “sono cresciuti insieme in ambito del WEC”, infatti, i due corrono sulla stessa macchina dal 2017 e negli anni hanno costruito un rapporto che va oltre la pista; anche con Davide Rigon, pilota ufficiale di Ferrari, c’è un ottimo rapporto che contribuisce a creare un bel team spirit tra i 3 piloti.
Con Francesco abbiamo esaminato anche un discorso che lui ha accennato in conferenza stampa: le gare endurance ad oggi per lui sono delle sprint più lunghe, ma cosa vuol dire?
“Adesso con i 9 costruttori che sono molto ravvicinati ogni minimo dettaglio è importante anche nel pit stop e ogni secondo è fondamentale. Quindi non sono più gare endurance dove si cerca di salvaguardare la macchina: adesso la macchina è molto performante ma anche molto affidabile; quindi, alla fine, si può spingere al massimo, al 100%, bisogna dare tutto, ogni secondo conta.”

Infatti, alla 6 Ore di Imola ogni secondo è stato cruciale e l’equipaggio della #54 lo sa bene. Partita nona la Ferrari argento di Vista AF Corse #54 non ha avuto una 6 ore facile, già nella prima ora di gara, infatti, l’abbiamo vista finire in ghiaia. Dopo essere tornata in pista, la Ferrari numero 54 ha continuato la sua gara, recuperando posizioni e chiudendo la 6 ore 12ª in classifica.

La prossima tappa sarà Spa, prima di Le Mans gara che Francesco ci ha confessato essere la più attesa per lui in quanto la preferita. Ma gli abbiamo anche chiesto quale fosse, tra le nuove tappe inserite nel calendario 2024, la più attesa per lui e ci ha ammesso essere il Brasile dicendo che per lui sarà emozionante trovarsi per la prima volta sul circuito di Senna, uno dei suoi piloti preferiti. La gara del Brasile prenderà il via dopo la 24 Ore di Le Mans, il 14 luglio.
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